domenica 8 aprile 2012

Dalle 2 alle 4 Ruote

                                      

Corrono i mesi, passa il 1984 e pure metà del 1985 che sancisce il rientro definitivo alla vita civile. Lasciata la Riviera Ligure si torna nella natia terra padana. Passa poco tempo ed il posto nella maggiore realtà industriale cittadina si affaccia con una bella “botta di culo”. Si comincia a fare sul serio. Nel campo motociclaro si avvicina sempre più pressante lo spettro legislativo che andrà ad imporre l’OBBLIGATORIETA’ dell’uso del CASCO. 1986 (se non vado in errore) e tutti ad indossare il tanto odiato e coriaceo “preservativo”. Perdo l’amore per le 2 ruote a favore di un altro dei miei grandi sogni giovanili quello delle corse automobilistiche e più precisamente per i Rallies. Rilevo in società con un amico, un’Alfa GTV 2000 Gr A e mi cimento in 2 o tre gare, un paio di rallies di 2^ Serie e la Salita Malegno Borno. Divertimento a mille, adrenalina pure, velleità un po’ inferiori diciamo di molto inferiori J. Come sempre accade in questi casi, il bazzicare l’ambiente crea occasioni, tutto sta a saperle cogliere. Manca un navigatore e mi viene proposta una sostituzione per una gara tra le Colline Moreniche Mantovane. Licenza fatta, conoscevo il pilota mio amico di infanzia e ci imbarchiamo nella nuova avventura. A112 Abarth Rossa che già aveva fatto il giro del mondo, addirittura parrebbe aver partecipato ad uno dei primi trofei nazionali organizzati da Fiat e dai quali uscirono mostri sacri quali Attilio Bettega & Co. Gasamento a mille, e qualche problema con l’angusto abitacolo che con il buon Luca riempivamo alla grande ed anche in modo abbondante. Fantastica giornata, ottimo affiatamento e vittoria di classe finale dopo un testa a testa sul filo dei secondi davanti ad un altro equipaggio di nostri concittadini che a distanza di anni ed ancora ai nostri giorni pare abbiano ancora da recriminare e non poco. Poco importa, coppa in bacheca ed ego caricato a mille. E’ l’inizio di un poker di stagioni che ci ha visto partecipare con ottimi risultati al trofeo Opel con una Corsa 1600 totalmente auto preparata. Trofeo che metteva in palio “la grana” ma solo per i primi 3 arrivati. Un MUST era arrivare costantemente a podio per rientrare dei costi e l’obbiettivo è stato pienamente centrato. L’ingresso in una scuderia professionale, anche se il nostro programma era sempre e comunque da noi autogestito, ci ha o meglio MI ha dato delle buone possibilità di poter anche entrare nel mondo del professionismo (di piloti ce n’erano tanti, di navigatori un po’ meno J specialmente se in effetti il loro lavoro lo sapevano fare anche bene). Sagra delle occasioni perse, ma la mia testa era altrove. Altre erano le priorità. L’età avanza ed il gusto della competizione scema a poco a poco. Scaricata la “bluona” ad un amico di un vicino di casa che la stende qualche mese più tardi ad un incrocio del centro di Genova (corsi e ricorsi storici… ) è passata pure la voglia di cimentarmi con una nuova compagna di viaggi, preferendo sempre di più le comode e più affidabili 4 ruote.
 
 


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