(ogni riferimento a fatti e cose visti in foto non sono realmente accadute ad opera dello scrivente ma sono il contraltare di quando di seguito riportato)
In effetti sono due mondi
completamente diversi. Lascio lo scooterismo (senza limitismo) con la sua assenza
del cambio, il motore progressivo, l’ovattatura dei rumori, senza contare poi gli
ingombri importanti, le protezioni pressoché
totali degli scudi per le gambe e dell’ampio parabrezza. Sposo una delle più
classiche “nude” dove appena sceso tolto il cavalletto, hai subito a che fare
con automatismi da costruire tra acceleratore/frizione/cambio, cosa che
effettivamente assente nel tuo bagaglio tecnico tattico. La posizione in sella
completamente diversa anche se piacevole e rassicurante è fasciare l’ampio
serbatoio tra le gambe. Importante è trovare la giusta tecnica di frenata, l’utilizzo
del freno davanti, il bilanciamento del peso corporeo (e nel mio caso non è un
problema indifferente J
) il tutto per evitare di trovarti per terra senza neanche accorgertene. E che dire della nervosità dell’erogazione
della potenza, non mitigata da un variatore, in fase di ripresa, cosi come la
velocità di punta che si innalza sensibilmente. Tutto questo è stato valutato, “lurkando”
nei forum di “casta” le impressioni della gente più o meno comune. Spavento,
leggo cose inenarrabili, di moto difficile da usare, di facilità a metterla “in
piedi” che però non mi hanno scoraggiato. In fondo in fondo AMORE È AMORE e ci
si accetta pertanto facendo punti di forza dei rispettivi difetti. Le prime
pippe mentali sono subito nate dal fatto do dover uscire dalla concessionaria
con il terrore di spegnere la moto ingranando la prima sotto l’occhio critico
del concessionario…. Sono effettivamente figure del kaiser paragonabili alla “cilecca”
con la morosa J
ma tutto è andato liscio come l’olio in sella alla roscia sembravo proprio uno
vero. E vai di prima, seconda e poi via via la terza e la quarta evvai… ci sono
tutte ma dentro al casco c’era già ansia da prestazione per il passo contrario
ed il terrore dei terrori trovare la mitica FOLLE. Un demente Grave, ma già dai
primi km tutto girava liscio. Orgasmo allo stato puro in fase di rilascio nell’ascolto
dello scoppiettio ritmato e solenne dai silenziatori sotto il sedere. Nella
buona e nella cattiva sorte!!!!! SEI MIA!!!!! La consegna è operata ovviamente
a serbatoio pressoché vuoto, urge sosta in tangenziale nella comoda area di servizio…
ricordiamo il problema della ricerca della FOLLE???? Ecco… la moto si spegne e
faccio benzina, pago e son pronto a partire. La “roscia” non ne vuole sapere di
dare alcun segno di vita, l’ansia assale e sono costretto a spostare a piedi il
mostro d’acciaio per disimpegnare la pompa era chiaro che fossi in marcia e
rimane impiantata, abbasso l’occhietto da sotto la visiera e vedo il cavalletto
estratto sul fianco… BRAVO PIRLA – lesson nr. 1 per accenderla moto in folle
cavalletto disinserito chiave attivata e pulsante premuto. Probabilmente
nessuno si è accorto di nulla, e dalla vergogna non faccio cenno di
sincerarmene… J.
Lezione assorbita, si riparte in direzione bassa padana e si ricomincia a
godere.
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