L’affiatamento con la mia nuova
fiamma prosegue e alla grande, i km si sprecano ed è sempre più un piacere
passare il mio tempo con lei. L’inverno pare non voler arrivare, la voglia di
provare un po’ di curve importanti è sempre più grande, serve un complice. “what
bottom” (che culo J
) ne trovo due, il BMWista e vecchio
complice nel mondo baskettaro Paolo ed il suo capo per il quale, trovandosi in
zona, organizziamo un test per un possibile nuovo acquisto. Quale buona
occasione per ritornare in concessionaria BMW con la nuova bambina? (ebbene si
sono un bastardo). Ritrovo per la consegna del mezzo alle 14.30 nel cortile del
punto vendita crucco. Convenevoli, firma dei documenti di rito e partenza del
terzetto attraverso il ponte sul Po. Paolino con il suo GS 1200 bianco e nuovo fiammante,
Oscar (il boss J )
che si accontenta di un GS650 ed il sottoscritto. La giornata è di sole la
temperatura è bassina ma resa più sopportabile dalla quasi assenza di umidità,
clima ideale per una sgambata su e giù per i tornanti di Vernasca – Castell’Arquato
e Parco Provinciale. Le due tedesche a menare le danze, ed il sottoscritto a
chiudere la fila. Oscar dichiara ruggine motociclistica di qualche anno da
eliminare, ma bastan pochi km e la versatilità del GS 650 e gli automatismi
ritornano appieno. Prova cavalli nel percorso di avvicinamento alle colline
piacentine e ci mangiamo la strada che ondeggia fendendo la campagna.
Attacchiamo la salita del parco provinciale ed i 2 se la prendono di bella
andatura. Li lascio sfogare, e trovo il mio passo. Li tengo a debita distanza,
riconosco la loro esperienza e cerco di farne tesoro. Tornante dopo tornante ed
in un battibaleno ci ritroviamo sulla vetta. Sabato pomeriggio auto di
vacanzieri un po’ sparse… la montagna è viva. Paolo conosce bene la strada ed
apre le danze. Ci fa fermare per le prime impressioni, è una goduria, ad Oscar
sale la voglia di ritornare a “cavallo”. Le foto di rito ad ammirare il
panorama e si ritorna in sella con la raccomandazioni del capo scorta sul
tratto di strada che andremo ad affrontare scendendo dalla vetta. Ci son tratti
disconnessi e qualche centinaio di metri di insidioso sterrato. Più impegnativo
di quanto appena percorso ma estremamente divertente. I km percorsi cominciano
a farsi sentire sulle braccia ed arriva, non senza soddisfazione, l’incrocio
con la provinciale che scorre giù a valle. Sosta per scambio delle moto tra i
miei due compagni di viaggio e ci accingiamo ad affrontare il toboga di curve
che scorrono ai piedi della montagna appena scalata. Il traffico assente ci viene
in soccorso, gas e cascata di marce puntando verso Castell’Arquato. Un occhio
all’orologio, c’è tempo e si affrontano ancora un po’ di tornanti. Impegno meno
gravoso ma sicuramente sufficientemente appagante. E’ ora di pensare al rientro,
in concessionaria rivogliono il “mal” tolto J. Transitiamo ancora una volta giù in paese e ci
apprestiamo all’avvicinamento a Cremona. Paolo sceglie un giro più lungo, e
mostriamo così un'altra fetta della bellezza delle nostre campagne in versione
invernale al nostro compagno di viaggio Siciliano. Il sole si abbassa
inesorabile, l’aria si fa più pungente ma il ponte sul Po è li che ci attende.
Schierati e compatti rombiamo tra le arcate ferrose e sbuchiamo alla rotonda di
accesso in città. Lasciamo il fido GS650, un saluto e la promessa di ripetere l’esperienza
felici e contenti dell’ottimo pomeriggio passato “a cavallo”.
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