venerdì 13 aprile 2012

Ed io (con la Roscia) tra di voi (Crucchi BMWisti)


L’affiatamento con la mia nuova fiamma prosegue e alla grande, i km si sprecano ed è sempre più un piacere passare il mio tempo con lei. L’inverno pare non voler arrivare, la voglia di provare un po’ di curve importanti è sempre più grande, serve un complice. “what bottom” (che culo J )  ne trovo due, il BMWista e vecchio complice nel mondo baskettaro Paolo ed il suo capo per il quale, trovandosi in zona, organizziamo un test per un possibile nuovo acquisto. Quale buona occasione per ritornare in concessionaria BMW con la nuova bambina? (ebbene si sono un bastardo). Ritrovo per la consegna del mezzo alle 14.30 nel cortile del punto vendita crucco. Convenevoli, firma dei documenti di rito e partenza del terzetto attraverso il ponte sul Po. Paolino con il suo GS 1200 bianco e nuovo fiammante, Oscar (il boss J ) che si accontenta di un GS650 ed il sottoscritto. La giornata è di sole la temperatura è bassina ma resa più sopportabile dalla quasi assenza di umidità, clima ideale per una sgambata su e giù per i tornanti di Vernasca – Castell’Arquato e Parco Provinciale. Le due tedesche a menare le danze, ed il sottoscritto a chiudere la fila. Oscar dichiara ruggine motociclistica di qualche anno da eliminare, ma bastan pochi km e la versatilità del GS 650 e gli automatismi ritornano appieno. Prova cavalli nel percorso di avvicinamento alle colline piacentine e ci mangiamo la strada che ondeggia fendendo la campagna. Attacchiamo la salita del parco provinciale ed i 2 se la prendono di bella andatura. Li lascio sfogare, e trovo il mio passo. Li tengo a debita distanza, riconosco la loro esperienza e cerco di farne tesoro. Tornante dopo tornante ed in un battibaleno ci ritroviamo sulla vetta. Sabato pomeriggio auto di vacanzieri un po’ sparse… la montagna è viva. Paolo conosce bene la strada ed apre le danze. Ci fa fermare per le prime impressioni, è una goduria, ad Oscar sale la voglia di ritornare a “cavallo”. Le foto di rito ad ammirare il panorama e si ritorna in sella con la raccomandazioni del capo scorta sul tratto di strada che andremo ad affrontare scendendo dalla vetta. Ci son tratti disconnessi e qualche centinaio di metri di insidioso sterrato. Più impegnativo di quanto appena percorso ma estremamente divertente. I km percorsi cominciano a farsi sentire sulle braccia ed arriva, non senza soddisfazione, l’incrocio con la provinciale che scorre giù a valle. Sosta per scambio delle moto tra i miei due compagni di viaggio e ci accingiamo ad affrontare il toboga di curve che scorrono ai piedi della montagna appena scalata. Il traffico assente ci viene in soccorso, gas e cascata di marce puntando verso Castell’Arquato. Un occhio all’orologio, c’è tempo e si affrontano ancora un po’ di tornanti. Impegno meno gravoso ma sicuramente sufficientemente appagante. E’ ora di pensare al rientro, in concessionaria rivogliono il “mal” tolto J. Transitiamo ancora una volta giù in paese e ci apprestiamo all’avvicinamento a Cremona. Paolo sceglie un giro più lungo, e mostriamo così un'altra fetta della bellezza delle nostre campagne in versione invernale al nostro compagno di viaggio Siciliano. Il sole si abbassa inesorabile, l’aria si fa più pungente ma il ponte sul Po è li che ci attende. Schierati e compatti rombiamo tra le arcate ferrose e sbuchiamo alla rotonda di accesso in città. Lasciamo il fido GS650, un saluto e la promessa di ripetere l’esperienza felici e contenti dell’ottimo pomeriggio passato “a cavallo”.
 

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